Materiali per rivestire la cucina senza utilizzare le piastrelle in ceramica

Estetica, certo, ma anche e soprattutto funzionalità e facilità nella pulizia: ecco le priorità per chi desidera rivestire la propria cucina, magari cercando soluzioni alternative alle classiche piastrelle in ceramica, specie per chi è sempre alla ricerca di quel tocco di originalità in più, capace di personalizzare anche un’anonima parete in tinta unita, o un piano di lavoro “senza anima”.

Certo, le caratteristiche essenziali da tenere in considerazione per rinnovare il rivestimento della cucina sono, in effetti, volte a soddisfare, con praticità e buona resa, tutti quei problemi che si possono frequentemente verificare in un ambiente dove regnano schizzi, vapori, umidità, briciole, polveri alimentari e non, graffi o tagli, superfici riscaldate, detersivi e molto altro. Si può bene comprendere, quindi, la necessità di reperire sul mercato, non volendo ricorrere alle piastrelle, a materiali alternativi capaci di rispondere proprio a quelle stesse condizioni, grazie a caratteristiche di resistenza e idrorepellenza.

Seguiteci nel nostro articolo, per scoprire le migliori soluzioni per rivestimenti:

  • Senza dover ricorrere a lavori di muratura per la sostituzione delle piastrelle;
  • Per rimediare ad un intervento edilizio non avendo più le ceramiche originali da sostituire;
  • Per aumentare la protezione anti umidità;
  • Semplicemente per rinnovare l’ambiente con nuove fantasie e colori.

Come deve essere un buon rivestimento in cucina

Quando parliamo di rivestimenti in cucina, pensiamo principalmente a come ricoprire e proteggere lo spazio tra la base e i pensili, vale a dire il piano di lavoro, ed anche la parte sovrastante i fuochi e il lavello, due zone delicate e piuttostodifficili da gestire in pulizia e idrorepellenza, specie perché è proprio lì che si concentrano le maggiori attività, comprese quelle più “pasticciate”, di lavorazione e preparazione cibo, ed anche di lavaggio.

È chiaro, quindi, che i rivestimenti devono essere di materiali adeguati, per poter far fronte a tutto ciò che queste attività comportano, e per assicurare una buona durata nel tempo, senza usura e senza rotture. In molte cucine, poi, specie quelle più moderne, sotto i pensili, risiede anche un’illuminazione dedicata, che può rimanere accesa a lungo, per rischiarare zone attrezzate con portaspezie, rotoli o mestoli, e, dunque, il rivestimento deve tenere conto anche di un eventuale riscaldamento dovuto alla luce frequente.

Insomma, diversi sono gli elementi che deve avere un buon rivestimento per una cucina funzionale, riassumibili nelle seguenti caratteristiche:

  1. Idrorepellenza ed impermeabilità
  2. Resistenza alle alte temperature (meglio se ignifugo)
  3. Facilità di applicazione
  4. Praticità nella pulizia
  5. Estetica, in armonia col resto della stanza o in netto contrasto

Materiali alternativi alle piastrelle di ceramica

Pur considerando le mattonelle ancora il metodo più classico di rivestimento dello spazio tra le basi e i pensili per chi sceglie una cucina di qualità, specie nelle cucine più tradizionali, anche grazie alla possibilità, con la ceramica, di risolvere velocemente la pulizia del muro con una semplice passata, in commercio è possibile reperire anche altri materiali idonei al rivestimento, una valida alternativa per personalizzare e rinnovare l’ambiente.  

Di seguito, i più interessanti:

Grès porcellanato

Si tratta di un materiale elegante e versatile, realizzato dalla composizione di sabbia con argille ceramiche ed altri elementi, ottenuto in base a cotture ed impasti di volta in volta differenti, sempre a temperature molto elevate Utilizzato anche per la tavoli, piani di lavoro e pavimenti, è molto durevole e robusto, sia nei confronti degli urti che dell’usura, addirittura di più rispetto alla ceramica tradizionale. Particolarmente indicato per il rivestimento dietro fuochi e fornelli, in quanto non teme il calore, resiste alla maggior parte dei prodotti detergenti, anche quelli più aggressivi.

Laminam

Meno conosciuto ed utilizzato, è un materiale più delicato, innovativo, impiegato nei rivestimenti di cucine moderne, di alto livello e, solitamente, piuttosto ampie. Ciò è dovuto alla sua produzione in grandi lastre, con spessore minimo, perfette per applicazioni in architetture d’interni ed esterne, ma anche d’arredamento. Con il Laminam si producono rivestimenti dal valore artistico e funzionale, con un occhio di riguardo, però, più alla forma che alla praticità. Da escludere se si vuole puntare al risparmio…

Materiali “nobili” (quarzo, marmo, pietra)

Estetica perfetta ma manutenzione impegnativa per queste eventuali scelte, indubbiamente eleganti ma difficili da gestire. Basti pensare, per esempio, a liquidi come vino, caffè, olio, ovviamente di uso frequente in cucina, che sarebbero purtroppo in grado di macchiarli in maniera indelebile, se non eliminati velocemente. Tra l’altro, questi materiali cosiddetti nobili sono sensibili anche a molti detergenti comuni per pulizie quotidiane, tanto da rischiare di creare danni alla superficie. Fra i tre, il più resistente è il quarzo, ancor meglio un materiale composito che lo contiene, l’Okite, pur se è sempre consigliabile avere l’accortezza di una manutenzione con detersivi neutri o naturali, risciacquando poi completamente.

Corian, cemento spatolato e resina

Buone soluzioni alternative, impermeabili e facilmente lavorabili, con possibilità, dunque, di adattarle a qualsiasi soluzione e misura. Le prime due presentano il vantaggio di non avere giunture fra i diversi elementi, in modo da realizzare superfici perfettamente lisce ed omogenee, con caratteristiche di impermeabilità, alta resistenza e particolare igiene, poiché le operazioni di pulizia vengono svolte più facilmente. La resina è invece la più seducente dal punto di vista estetico, in quanto può offrire particolari personalizzazioni dovute ai pigmenti da inserire nella sua realizzazione.

Acciaio e vetro

Due materiali indubbiamente fra i più belli esteticamente, ma delicati e difficili da tenere puliti, specie il secondo che, palesemente, risulta anche particolarmente fragile. L’acciaio inox offre comunque durata ed igiene garantite, ed è disponibile per le rifiniture nelle versioni lucida ed opaca. Per la pulizia quotidiana di entrambi i materiali, sono indicati, in assenza di macchie particolari, di unto o similare, dei semplici panni in microfibra, in grado di togliere sporco ed aloni anche senza detergenti.

Ma esistono altre valide alternative per rivestire il retro dei fornelli della cucina, e del lavello? Ci sono materiali anche più pratici da installare?

Pannelli per rivestimento cucina e pellicole adesive

Un’idea nuova e moderna, economica ed altamente personalizzabile, che sta prendendo sempre più piede per rinnovare il rivestimento di una cucina, è senza dubbio quella della carta in PVC adesiva impermeabile.

PVC adesivo per rivestimento muro cucina

Si tratta di soluzioni in materiale PVC di alta qualità, resistente a condizioni di umidità e calore, completamente inodore e molto facile da applicare e da pulire. Con questi adesivi è possibile rivestire tutta una parete della cucina o giocare con la creatività, alternando piastrelle vuote ad altre con l’applicazione degli sticker. Utili anche per rivestire oltre che pareti, anche mobili o superfici di ogni tipo.

Adesivi per piastrelle Azulejos
Rivestimento in PVC antifuoco e impermeabile – fonte

In commercio si possono trovare soggetti grafici fra i più svariati, perfetti per adattarsi allo stile di ogni cucina, dal vintage al classico, dal contemporaneo al minimalista.

Fra i motivi che vanno per la maggiore troviamo le decorazioni tipo azulejos, che rappresentano deliziose maioliche nel più puro stile portoghese.

Adesivi per piastrelle tipo Azulejos – fonte

Si tratta di un vero e proprio stile a mosaico, ad effetto porcellana antica, e contraddistingue un tipico ornamento, il cui nome significa “piccola pietra liscia lucidata”, che unisce la tradizione artistica mediterranea europea a quella araba. Le decorazioni in carta adesiva tipo azulejos per abbellire e decorare la cucina, ricalcano le misure e i colori delle piastrelle specialmente nelle tonalità del blu, con tutte le sue sfumature, e del bianco, pur se, ultimamente, anche vista la grande diffusione, la gamma dei colori si è ampliata, spaziando dal rosso al nero, dall’arancione al verde.

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