Come migliorare l’isolamento acustico in casa o appartamento

Nessuno meglio di chi abita in un condominio, in un residence o, comunque, in un appartamento circondato da altre abitazioni, può comprendere quanto fastidioso sia l’insieme di rumori molesti, talvolta davvero sgradevoli, che investe il vivere quotidiano. Il vociare dei vicini, per esempio, o la risonanza dei tacchi sul pavimento o, peggio ancora, l’ascolto non voluto, e magari a lungo prolungato, di un canale televisivo o di uno strumento musicale suonato a tutto volume nell’appartamento limitrofo, sono senza dubbio sgradevoli effetti dovuti alla mancanza di isolamento acustico di una casa.

A questi, se gli infissi non sono particolarmente assorbenti ed isolanti, può aggiungersi ulteriormente lo spiacevole e continuo rumore del traffico urbano, magari anche rinforzato da lavori stradali che, sempre più sovente, invadono le nostre città, vuoi per sistemazione del manto pavimentoso, o per reti telefoniche, trasmissione dati o riscaldamento. È indubbio che tutto ciò può portare ad avere reazioni negative sul comfort acustico dell’ambiente domestico che, invece, per definizione, dovrebbe essere sede di serena intimità per chiunque.

Ascoltare a lungo la musica preferita o passare del tempo con i figli con giochi rumorosi può turbare un rapporto di buon vicinato, così come tutti i suoni indesiderati che possono sentirsi dalla strada: ecco perché, quindi, è consigliabile (o, meglio, in certi casi è necessario) isolare acusticamente le pareti, specie quelle confinanti con gli appartamenti limitrofi, nonché intervenire per migliorare l’isolamento sonoro di soffitti, pavimenti ed alloggiamenti degli impianti.

Vediamo allora quali soluzioni possiamo adottare per una buona insonorizzazione dell’abitazione, con possibili suggerimenti sia per appartamenti ancora in costruzione, sia per case già abitate, in questo caso senza necessità di opere murarie, al fine di raggiungere un isolamento acustico per non recare disturbo ai vicini e agli abitanti stessi senza spendere un patrimonio.

Isolamento acustico per un appartamento in costruzione

materiale in grado di assorbire i suoni e rumori
Materiale Fonoassorbente

Quando seguiamo la realizzazione di una casa in costruzione, sia essa un appartamento in condominio o in una villetta familiare, uno dei principali obiettivi da raggiungere, a livello edile, è senza dubbio proprio l’isolamento degli ambienti. Con questo termine, generalmente si pensa in primis al fattore termico, ma anche l’insonorizzazione della casa è un aspetto fondamentale, al fine di raggiungere un buon livello di comodità, servizi ed agi ambientali e domestici a 360°. 

Consideriamo un principio fondamentale: il disturbo rumoroso è un segnale recepito tramite onde sonore che il nostro condotto uditivo avverte come fastidiose ed altamente sgradevoli, disagio che influisce sul benessere psicofisico di chi lo percepisce. Ovviamente, il nostro sistema di diritto regolarizza l’inquinamento sonoro, in base alla Legge 447/1995 e al DPCM del 05/12/1997 il quale, espressamente, determina proprio i requisiti acustici degli edifici, stabilendone le prestazioni minime sia in base alla destinazione d’uso (pubblica, come scuole o ospedali, o privata, vale a dire appartamenti e alloggi residenziali in genere), sia identificando la provenienza dei vari rumori (dal soffitto, o dai muri perimetrali, o ancora dall’esterno).  

Specie quando la casa è ancora in costruzione, quindi, l’impresa edile deve porre particolare attenzione alle condizioni di maggiore dispersione sonora, così da poter agire in maniera del tutto efficace e preventiva sui punti più sensibili a questo problema, principalmente soffitti e pareti divisorie e perimetrali, inserendo materiali fonoassorbenti e fonoisolanti nelle intercapedini, naturali o sintetici.  Vediamo insieme di cosa si tratta.

Isolanti acustici: differenza tra fonoassorbenti e fonoisolanti

Per fare un po’ di chiarezza su entrambe le tipologie, (pur considerando che, specie negli appartamenti di nuova generazione, sono spesso utilizzate in accoppiamento per ottimizzare al meglio le proprietà di isolamento ed insonorizzazione della casa), focalizziamoci sulle differenze fondamentali, al fine di evitare una sovrapposizione delle due modalità.

  • Fonoassorbenti: si tratta di materiali che possiedono la proprietà di impedire la propagazione delle onde sonore, stabilite in Decibel (dB) trasformandole in calore, ottimizzando quindi anche la temperatura ambientale, oltre a migliorare l’isolamento acustico interno di un appartamento, proprietà che, ad onor del vero, riveste il loro principale obiettivo. È possibile scegliere materiali fonoassorbenti fra 3 diverse categorie, minerali, sintetici e vegetali. Un vasto utilizzo è rappresentato, fra i materiali minerali, dalla lana di roccia e di vetro, specieper isolamenti acustici come cappotti esterni o per pareti perimetrali. Si tratta di due sostanze ignifughe, economicamente vantaggiose e resistenti all’umidità, oltre ad avere strutture porose che ben favoriscono l’assorbimento dell’onda sonora. Meno sfruttati i fonoassorbenti sintetici, (come ad esempio il poliuretano), in quanto, pur avendo un potere isolante discreto, devono comunque essere utilizzati in abbinamento ad altri materiali, per migliori rese. Infine, fra i fonoassorbenti vegetali più comunemente usati, troviamo juta, canapa, sughero e fibra di legno, tutti naturalmente porosi, ottimi per un isolamento di ambienti interni, come appunto soffitti, pavimenti e mura perimetrali
  • Fonoisolanti: parliamodi sostanze in grado di riflettere le onde sonore senza disperderle nell’ambiente, e dunque indicate per proteggere l’appartamento dall’inquinamento acustico esterno. La normativa vigente stabilisce i valori in dB minimi e massimi per ogni edificio, valutati considerando le diverse unità immobiliari e i vari suoni e fragori a cui sono sottoposte. Oltre a quello esterno, vengono considerati il normale calpestio e i vari rumori causati da impianti tecnologici e non (come ascensore o scarico wc, per esempio), sottoposti a funzionamento continuo o discontinuo. Questi ultimi, per esempio, non devono superare i 35 dB, quelli più frequenti i 25 dB mentre i rumori da calpestio in un appartamento non possono essere superiori ai 63 dB. Per il mantenimento di tali valori, risultano fondamentali i materiali fonoisolanti come il piombo e, soprattutto, la gomma, particolarmente preferita sul mercato, indicata per un prezzo più competitivo e per una maggiore facilità d’installazione

Come favorire l’insonorizzazione di un appartamento

Tende in grado di assorbire il rumore
Tende fonoassorbenti contro il rumore

Partiamo da un presupposto: sappiamo che non tutti hanno la possibilità, sia economica che pratica, di poter intervenire in maniera drastica, mediante opere murarie, all’interno del proprio alloggio residenziale per ottenere l’insonorizzazione della casa, specie se, per esempio, si abita in un appartamento in affitto o, peggio ancora, in condivisione. Sappiamo anche, però, che, a meno di non essere Andrea Bocelli o Bruce Springsteen (tanto per non far torto ad entrambi i rispettivi e rispettevoli generi musicali…), nessuno di noi può permettersi di disturbare i vicini con acuti vocali o accordi di magiche chitarre acustiche, tanto per fare un esempio.

Sorge, dunque, la necessità di trovare soluzioni migliorative, al fine di rendere vivibile la convivenza con gli altri condomini ed inquilini, continuando a professare comunque la propria arte musicale, così come per altre attività particolarmente rumorose o, semplicemente, per il quieto vivere.

Alcune soluzioni di cui dotarsi:

  • Tende fonoassorbenti;
  • Tappeto anti rumore.

Uno degli interventi più semplici è rappresentato dalle tende fonoassorbenti. Pratiche, economiche e, perché no, di sicuro effetto scenografico (il che non guasta!), queste tende sono facili sia da applicare sia, eventualmente, da rimuovere. Riducono eco e riflessi acustici interni grazie alle loro proprietà assorbenti, ma è bene sapere che, proprio per questo, non sono particolarmente indicate per isolare i rumori provenienti dall’esterno. L’ideale sarebbe poter usufruire di un tendone da palcoscenico, altamente insonorizzante, in quanto molto pesante e compatto. La proprietà di una tenda che favorisca il più possibile l’isolamento acustico di un’abitazione, infatti, aumenta tanto più risulta densa al tatto, rigida e spessa, e, naturalmente, si estende dal soffitto al pavimento, per tutta l’altezza della stanza, meglio se ricca di pieghe, per creare maggiore spessore, possibilmente anche sigillando i lati esterni della finestra o della porta che vada a coprire.

Un altro elemento capace di creare un’insonorizzazione della casa, senza necessità di rompere muri o intercapedini, è il tappeto antirumore, generalmente composto da polietilene espanso e reticolato, a celle chiuse. Lo spessore e la misura possono variare in base, ovviamente, alle necessità di ogni singola stanza, calibrati per le diverse situazioni e specifiche di posa. Il materiale di questo genere di tappeti, morbidi ed elastici, è particolarmente indicato per bloccare le vibrazioni del suono e, di conseguenza, ridurre la trasmissione del rumore. Va da sé, comunque, che uno strato isolante sul pavimento, sia esso di polietilene o, per esempio, di sughero, altro materiale altamente usato a questo scopo, non è mai particolarmente efficace se non supera almeno 1 cm di spessore, arrivando a garantire un adeguato comfort acustico solo se in condizioni ottimali di utilizzo e di ampia diffusione sulla metratura della stanza nonché, appunto, se con spessore soddisfacente in base all’ampiezza e alle potenziali sonorità e rumorosità previste.  

Accorgimenti domestici per l’insonorizzazione della casa

Non dimentichiamoci, comunque, che per migliorare l’isolamento acustico in un appartamento, è buona e semplice regola non lasciare ampi spazi vuoti nelle stanze, nei corridoi, nei ripostigli ma, anzi, cercare il più possibile di riempire le pareti con mobili, oggetti o quadri che siano, in grado di attutire le onde sonore, trattenendone la diffusione ed evitando il riverbero del suono, causa della propagazione del rumore.

Specie se, come abbiamo analizzato, preferiamo non intervenire con manutenzioni edili invasive, che ci consentirebbero di scegliere il materiale isolante più appropriato per il nostro appartamento, dobbiamo considerare l’isolamento acustico come un vero e proprio sistema, da ottimizzare per migliorare il comfort di tutta l’abitazione e non soltanto di un’unica stanza. Spesso, infatti, non basta rivolgere i propri interventi in un singolo locale, dedicandosi ad una sola parete o ad un unico controsoffitto: infatti, pur così facendo, senza che le altre parti della casa fossero protette da elementi insonorizzanti, il risultato sarebbe debole, e consentirebbe al suono di trovare altre vie di fuga per la sua dispersione.

Abituiamoci quindi a pensare all’isolamento acustico del nostro appartamento come ad un gioco di squadra, in cui tappeto, tendoni, intercapedini isolate, quadri ed arredi si completano, ciascuno per il proprio ruolo, al fine di creare un ambiente confortevole e il più possibile insonorizzato.

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