Fili tirati, come riparare maglioni e maglie con un ago

Per me non c’è niente di più caldo ed avvolgente, nella stagione fredda, di un bel maglione di lana, magari fatto a mano e, dunque, anche prezioso ed importante dal punto di vista affettivo. Così come nelle fresche sere d’estate mi risulta altrettanto piacevole appoggiare sulle spalle un pullover in maglia di cotone, dal taglio sportivo, immancabile nel guardaroba di ogni uomo.

Ebbene, lo confesso: ogni volta che indosso questi capi, ho sempre il timore di rovinarli tirando inavvertitamente un filo, anche perché è un genere di indumenti, a causa degli innumerevoli utilizzi e per i continui lavaggi, che perde elasticità e morbidezza. Antiestetici e pericolosi per la buona sopravvivenza dei capi preziosi, i fili tirati, se mal trattati o trascurati, possono degenerare e aprirsi in buchi più o meno grandi, rischiando di dover buttare la maglia ormai inesorabilmente rovinata.

Vi spiego allora come poter intervenire, prima con qualche trucchetto mirato, ed infine con un ago particolare, che posso davvero definire anch’io “magico”, come lo descrive la sua pubblicità.

Regola base per eliminare i fili tirati

Maglione con filo tirato

Mi raccomando, ascoltatemi: il principio fondamentale per intervenire su uno o più fili tirati in un capo di maglia è non tagliarli mai. Credetemi, se lo faceste, avreste la certezza di realizzare il famoso buco, per il quale non avrei rimedio da suggerirvi. Allo stesso modo, vi consiglio anche di non tirare i fili sporgenti, poiché con tutta probabilità il risultato sarebbe solo quello di increspare la lavorazione del maglione o, ancora una volta, di romperlo.

Pertanto, la regola base per eliminare i fili tirati dei nostri capi in lana è, in realtà, un vecchio ma sempre utilissimo trucchetto: quello di portarli sul retro della maglia, cioè all’interno dell’indumento. Per farlo, premesso che, per non peggiorare la situazione, ci vuole un minimo di abilità e, soprattutto, nessuna titubanza nell’operazione, vi segnalo alcune facile tecniche d’intervento, fra cui potrete scegliere quella che preferite, trattandosi di lavorazioni simili, pur utilizzando attrezzi diversi.

Metodi ed utensili per riparare i fili spezzati

Per eseguire il rovesciamento del filo spezzato, si può utilizzare, per esempio un piccolo uncinetto, attrezzo ideale sia perché di minuscole dimensioni e, dunque, molto maneggevole, sia perché provvisto di punta arrotondata, particolare che aiuta ad evitare di danneggiare altri fili nel raccogliere quelli rotti.

In alternativa, vi propongo anche una graffetta, (di quelle tipiche he si usano in ufficio per trattenere 2 o 3 fogli) leggermente aperta, anzi distesa e con un’estremità ripiegata ad uncino. Utilizzata dal retro dell’indumento, può facilmente agganciare il filo dall’altra parte, e nasconderlo nel rovescio.

Ancora un’idea: partendo, questa volta, dal lato anteriore del maglione, mediante un ago smussato potete spingere all’interno, ovviamente in modo delicato, il filo tirato che, passando così sul lato non visibile, potrà essere disteso, sistemandolo con le dita, e fermato con un piccolo nodo, oppure cucito con un punto particolarmente fitto, come il “filza”, o ancora, perché no, con una goccia di smalto trasparente, che fermerà il rammendo. In mancanza dell’ago smussato, potete eseguire la stessa operazione anche con una matita senza punta.

Riparare un maglione con la classica tecnica “ago e filo”

Riparare filo maglione

Questo metodo ve lo segnalo a parte, in quanto richiede un po’ più di manualità con gli strumenti del mestiere…Infatti, si tratta di infilare un filo, di un colore qualsiasi, nella cruna di un comune ago da cucito e, con la punta dello stesso, annodare il filato a quello tirato. Con la stessa punta, è necessario poi passare sull’altro lato dell’indumento, bucando però esattamente alla base del filo tirato, farcendo uscire il nodino realizzato ed accorciando le estremità dei fili con un paio di forbici.

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In questo modo potrai realizzare un rammendo solido e, soprattutto, invisibile.

L’Ago Magico Prym

Si tratta di un ago in acciaio temprato il quale, al posto della cruna, presenta un’estremità a spirale e costine, oltre ad una punta, dall’altro lato, molto sottile, direi quasi affilata. Si inserisce nella maglia accanto al filo spezzato, ruotandolo per raccogliere il bandolo intorno alla spirale, e poi si tira la punta attraverso il tessuto dall’altro lato, tirando dentro molto semplicemente.

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